Bilancio 2020: perché svalutare il magazzino?
Il motivo per cui occorre procedere alla valutazione delle rimanenze di magazzino va ricercato nella necessità di rispettare la disposizione codicistica della redazione del bilancio secondo un criterio di competenza.
L’articolo 2423-bis, comma 1, numero 3) del Codice civile sancisce che: «si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell’esercizio, indipendentemente dalla data dell’incasso o del pagamento».
Corollario fondamentale per il rispetto del principio della competenza economica è il principio della correlazione fra ricavi e costi (e si badi, i costi devono essere correlati ai ricavi, e non viceversa). Quindi, se i ricavi sono realizzati in un dato esercizio, vanno ad essi correlati i rispettivi costi di competenza, eventualmente anche solo stimati.
Viceversa, se sono stati sostenuti dei costi per realizzare costi ancora da realizzare, non è possibile «anticipare» i ricavi solo stimati (previsti, eventuali, comunque incerti), ma occorre piuttosto «sospendere» il costo.
La valutazione delle rimanenze di esercizio risponde all’esigenza di ripartire i risultati in corso di formazione fra gli esercizi lungo i quali si dipanano le operazioni di acquisto, trasformazione e vendita dei beni. Ciò al fine di rispettare i principi di competenza e di prudenza, volti a individuare il solo reddito distribuibile (e non quello prodotto).
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