Polizza Key Man, deduzione fiscale

Il mercato assicurativo ha elaborato nel tempo soluzioni di tutela ad hoc per tutelare l’azienda dal venir meno di una propria risorsa chiave – Key Man –  a seguito di cause impreviste, quali ad esempio la morte o la perdita della capacità lavorativa dovuta a infortunio o malattia.

Ma chi è il Key Man?

E’ una risorsa chiave che ricopre un ruolo strategico all’interno dell’Azienda. Normalmente si identifica con l’Amministratore Delegato, ma può coincidere con qualunque figura professionale di spicco all’interno della struttura organizzativa dell’Azienda. Per esempio un “commerciale” con un portafoglio clienti particolarmente consistente o un “socio” portatore di idee vincenti.

 

 

 

Come funziona la polizza?

Contrattualmente la Contraente e Beneficiaria della prestazione deve essere l’azienda, mentre invece l’Assicurato, che deve essere una persona fisica, sarà il Key Man.
Nella pratica assicurativa – ci ricorda la Nota elaborata dallo studio commerciale di Cagliari Aldo Cadau – oltre che in forma individuale la polizza potrebbe configurarsi anche come copertura collettiva con la possibilità di assicurare più persone “chiave” con il medesimo contratto.
La prestazione assicurata è il pagamento di un capitale al verificarsi dell’evento.
La copertura temporale può essere limitata nel tempo (temporanea caso morte) o sine die (a vita intera), in qualsiasi momento intervenga il decesso.
Finalità della polizza è quella di garantire liquidità immediata per affrontare il momento critico causato dal mancato apporto professionale dell’uomo chiave.

Deducibilità fiscale

Fiscalmente i premi versati per un polizza Key Man, se la polizza è strutturata correttamente, sono fiscalmente deducibili.
L’art. 109 del nuovo TUIR afferma infatti che sono deducibili le spese riferite alle attività o ai beni da cui derivino ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito. Quindi, anche le spese sostenute per salvaguardare l’attività aziendale e tra queste anche le spese assicurative necessarie a coprire i rischi connessi alla perdita di persone fondamentali (key-man) per il proseguimento dell’attività, sono deducibili.
Per quanto riguarda il capitale liquidato, lo stesso dovrà essere trattato come una sopravvenienza attiva.
Quindi l’imposizione fiscale sarà in capo all’azienda, mentre invece nessuna imposizione fiscale è prevista in capo all’uomo chiave in quanto questo non ne è il beneficiario e quindi non ricade nei fringe-benefits.